Discendente diretto del fondatore dell’impero del Mali, Salif Keita viene emarginato dalla comunità perché albino. Trova fuori dai confini del Mali le condizioni per esprimersi. La sua musica, che incorpora vari stili tradizionali dell’Africa occidentale mescolandoli a suggestioni europee e americane, ha conquistato il grande pubblico. Esponente di punta della world music negli anni Novanta, è stato tra i primi a trattare tematiche sui migranti e a collaborare con artisti internazionali come Vernon Reid, che il TJF ospita in un altro concerto. Celebrando i cinquant’anni di carriera, Keita stila un bilancio in quello che ha dichiarato essere il suo ultimo disco, Un Autre Blanc (2018). La propria condizione di “altro bianco”; diventa un grido di denuncia per i diritti negati agli albini, ancora soggetti a pesanti discriminazioni in varie zone dell’Africa; il tutto filtrato dall’omaggio al suo adorato Mali.